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Febbraio
1 Febbraio 2023

COME UN FIO­RE SEN­ZA TER­RA

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Come un fio­re sen­za ter­ra è un invi­to a riva­lu­ta­re alcu­ne situa­zio­ni o luo­ghi che a pri­ma vista sem­bra­no nega­re ogni pos­si­bi­le rein­ter­pre­ta­zio­ne e che spes­so spes­so ven­go­no asso­cia­ti al “non bel­lo”. Il mes­sag­gio è quel­lo di cer­ca­re di sof­fer­mar­si su qual­co­sa che si ha spes­so sot­to gli occhi, su situa­zio­ni che sem­bra­no abban­do­na­te ma che sono tut­t’al­tro che mor­te, poi­ché dal momen­to in cui vi si pone lo sguar­do pren­do­no nuo­va­men­te vita. Il pro­get­to cer­ca di par­ti­re da uno sguar­do meno affret­ta­to, più con­sa­pe­vo­le ed affet­tuo­so, entran­do in sin­to­nia con il luo­go rap­pre­sen­ta­to.

Spes­so ci ritro­via­mo a rima­ne­re fer­mi per un ecces­so di movi­men­to che non dipen­de da noi ma dal mon­do ester­no. Nell’epoca del­la quan­ti­tà, det­ta­ta da nume­ro­si even­ti, imma­gi­ni e paro­le, mi è capi­ta­to di cede­re ad un vor­ti­ce di impul­si e rit­mi dis­so­nan­ti che non mi appar­te­ne­va­no. L’anestesia che pro­va­vo nel con­cen­tra­re la mia atten­zio­ne su avve­ni­men­ti lon­ta­ni non mi per­met­te­va di con­cen­trar­mi su ciò che era vici­no. Da que­sto è nata la neces­si­tà di tro­va­re una for­te con­nes­sio­ne con ciò che a pri­ma vista si pre­sen­ta come ordi­na­rio e poco impor­tan­te. Il pun­to di equi­li­brio che si può tro­va­re nel­la peri­fe­ria, in cer­te situa­zio­ni appa­ren­te­men­te sta­ti­che e dimen­ti­ca­te dal­la fre­ne­sia quo­ti­dia­na, è diven­ta­to il mio modo di respi­ra­re a pie­ni pol­mo­ni.

Tut­te le imma­gi­ni sono sta­te scat­ta­te in medio for­ma­to ana­lo­gi­co nel sud Ita­lia, tra Cam­pa­nia, Puglia e Sici­lia.

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