Regia di Adamo Mastrangelo e Alfredo Comito
2021–2022
Ideato e scritto da Alfredo Comito e Adamo Mastrangelo
Prodotto da Maco Produzioni e Ātman Journal
Se oggi si pensa a Milano vengono subito alla mente luoghi e parole che fanno parte ormai dell’immaginario collettivo e che sembrano sintetizzare la sua complessa realtà. Il Duomo, la Scala, Expo, grattacieli, skyline, moda, finanza, lavoro, arte, dinamismo, insomma, la metropoli delle opportunità, la guida economica del Paese, il modello di sviluppo urbanistico e sociale capace sempre di guardare al futuro, di marciare più veloce, di cogliere i cambiamenti anziché subirli, di trasformare in concreto ciò che altrove resta teoria.
Ma dietro queste icone esiste un’altra città, più complessa e articolata rispetto alle parole e alle immagini con cui viene spesso rappresentata, che vive lontano dalle luci del centro, nell’ombra delle periferie, che lavora, produce, che è capace di organizzarsi per superare le difficoltà e le mancanze di un mondo sempre più povero di reti di protezione, di ammortizzatori sociali, di investimenti popolari.
Questa parte della città ci offre un’altra immagine di Milano, compone una narrazione che va ben oltre quella dei luoghi comuni, e ci induce a porci domande e a cercare risposte fuori dai canoni consueti, oltre i termini della cosiddetta crescita economica e al di là delle classifiche sulla qualità della vita delle città.
A quale benessere corrisponde il modello di sviluppo che Milano rappresenta? Cosa significa oggi arrivare a Milano per studiare o per lavorare? È ancora la città che accoglie, integra e consente di realizzare i propri progetti? L’Area Metropolitana di Milano ha registrato il 9% del PIL nazionale nel 2019, prima in Italia e undicesima al mondo, ma come si traduce questo per i suoi cittadini? Come si sta trasformando la metropoli e qual è il costo sociale della sua riprogettazione? Risponde ai bisogni di tutti o rischia di allontanare chi oggi vive nelle periferie? Il viaggio che intendiamo intraprendere nella città metropoli vuole indagare questi interrogativi e cercare le risposte oltre i numeri che la descrivono, attraverso le testimonianze, le emozioni e il vissuto di chi la fa vivere, svegliare ogni mattina, con l’obbiettivo di catturare le sue diverse sfumature, registrando contraddizioni e punti di forza, al fine di vedere ciò che sta oltre le sue icone, oltre le luci che brillano in superficie, e di aiutarci a riflettere sul suo futuro.