Transhumance è una testimonianza sul valore delle tradizioni nel nostro Paese. Un viaggio quasi primordiale, un salto indietro nel tempo dentro quella civiltà agropastorale che tanto ha significato e tanto ancora significa in Italia. Tradizioni tramandate di padre in figlio, rituali e gesti che si ripetono e si rinnovano nel tempo.
La transumanza è un legame a doppio filo tra Uomo e Natura che non è solo una migrazione di animali verso pascoli migliori ma è un viaggio che richiama tempi antichi. Quella di questi uomini non è solamente una passione per gli animali, è come una vocazione. Un attaccamento alle origini della loro terra.
Per realizzare questo progetto ho instaurato un legame di complicità con una famiglia di mandriani: una decina tra giovani e veterani che da generazioni rinnovano il rito della transumanza, una migrazione che si svolge in due periodi dell’anno per garantire pascoli migliori agli animali. Questi uomini portano i bovini, circa un centinaio di mucche tutte di razza podolica, verso i pascoli del Monte Raga sull’Appennino calabrese. La podolica è una razza dalle origini lontanissime, con una capacità di adattamento unica e in grado di camminare sui sentieri più impervi e scoscesi.
Un percorso spirituale alla ricerca di un passato che affonda le radici in tradizioni ancestrali che hanno accompagnato nei secoli l’essere umano. Un cammino in un mondo in via di estinzione. Un’esperienza intensa in mezzo ad una natura incontaminata e selvaggia dove affiorano le emozioni più nascoste dell’anima, intense e difficili da spiegare.
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