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Ottobre
23 Ottobre 2023

LA PARO­LA, LA PAGI­NA E L’E­CO­SI­STE­MA DIGI­TA­LE

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L’efficace ana­li­si di Ubal­do Stec­co­ni Le paro­le che non san­no più star fer­me, pub­bli­ca­ta il 30 ago­sto scor­so e già com­men­ta­ta da Luca Damia­ni, ipo­tiz­za in modo con­vin­cen­te che la gene­ra­liz­za­ta cri­si di fidu­cia, che afflig­ge la nostra socie­tà a vari livel­li, tro­vi ragio­ne d’essere anche nel­la pro­gres­si­va ed inar­re­sta­bi­le sosti­tu­zio­ne dei testi stam­pa­ti con quel­li digi­ta­liz­za­ti. Que­sti ulti­mi, in vir­tù del­le loro carat­te­ri­sti­che, riscri­vo­no — infran­gen­do quel­le pre­e­si­sten­ti — le rego­le del pat­to mil­le­na­rio tra let­to­re e paro­la scrit­ta: evo­lu­zio­ne sin­te­tiz­za­bi­le nell’antinomia fissità/mutevolezza, tra­du­ci­bi­le in autorevolezza/inaffidabilità.

Il digi­ta­le sta sosti­tuen­do la let­tu­ra su sup­por­to car­ta­ceo, e ciò incri­na il rap­por­to di fidu­cia del let­to­re con la paro­la scrit­ta, per­ché più fra­gi­le e fal­la­ce. La con­clu­sio­ne a cui appro­da l’au­to­re apre uno sce­na­rio futu­ro cer­to non esal­tan­te: la radi­ca­liz­za­zio­ne del­la gene­ra­liz­za­ta cri­si di fidu­cia.

Sono ampia­men­te docu­men­ta­ti dal­la ricer­ca scien­ti­fi­ca i bene­fi­ci del­la let­tu­ra su car­ta, come ripor­ta­to dal­lo stu­dio del­la fon­da­zio­ne Einau­di (Il valo­re impre­scin­di­bi­le di car­ta e pen­na nei pro­ces­si di appren­di­men­to), con par­ti­co­la­re rife­ri­men­to ai let­to­ri del­la fascia dell’età evo­lu­ti­va, per i qua­li l’ap­proc­cio peda­go­gi­co Evi­den­ce Based ha ormai da anni resi pub­bli­ci risul­ta­ti impor­tan­ti sul­le oppor­tu­ne stra­te­gie didat­ti­che da adot­ta­re. Nono­stan­te ciò, il pro­ces­so di avvi­cen­da­men­to tra i due sup­por­ti — in ogni con­te­sto, ovvia­men­te com­pre­so anche quel­lo sco­la­sti­co — appa­re inar­re­sta­bi­le: scrit­tu­ra e let­tu­ra digi­ta­le rap­pre­sen­ta­no una real­tà di cui non ci pos­sia­mo pri­va­re, per gli inne­ga­bi­li van­tag­gi a cui sono asso­cia­te in ter­mi­ni di inclu­sio­ne, soste­ni­bi­li­tà ambien­ta­le, velo­ci­tà di tra­smis­sio­ne, ubi­qui­tà, repli­ca­bi­li­tà, repe­ri­bi­li­tà, iper­te­stua­li­tà… Gli anni del­la pan­de­mia, come docu­men­ta­to dal Libro bian­co sul­la let­tu­ra e i con­su­mi cul­tu­ra­li in Ita­lia (2020–2021) del Cen­tro per il libro e la let­tu­ra (Cepell), han­no ridi­se­gna­to con­fi­ni e per­cor­si di dif­fu­sio­ne del­la frui­zio­ne del­la let­tu­ra, sta­bi­liz­zan­do pro­ces­si già in atto.

Ma esi­ste una pos­si­bi­le via di con­ci­lia­zio­ne tra paro­la su car­ta e paro­la digi­ta­le? Una for­ma di allean­za che uni­sca il buo­no all’u­ti­le? Ci sono mar­gi­ni per cui l’apparente anta­go­ni­smo tra i due sup­por­ti pos­sa diven­ta­re for­ma di col­la­bo­ra­zio­ne (pro­se­guen­do nel filo di Ubal­do: che sia in gra­do di restau­ra­re la fidu­cia)?

Lun­gi dal­l’af­fron­ta­re in modo siste­ma­ti­co ed esau­sti­vo una que­stio­ne così com­ples­sa, mi per­met­to di pre­sen­ta­re un’e­spe­rien­za di con­ci­lia­zio­ne attin­ta dal mio mon­do pro­fes­sio­na­le: quel­lo del­l’i­stru­zio­ne e del­la for­ma­zio­ne dei docen­ti. E pro­ce­do rifor­mu­lan­do in que­sto con­te­sto i pre­ce­den­ti inter­ro­ga­ti­vi: esi­ste la pos­si­bi­li­tà che il digi­ta­le, pro­prio in vir­tù del­le sue carat­te­ri­sti­che, raf­for­zi e incre­men­ti la dif­fu­sio­ne del­la paro­la scrit­ta su car­ta?

In altre paro­le: può il digi­ta­le pro­muo­ve­re la let­tu­ra tra­di­zio­na­le?

La rispo­sta potreb­be esse­re cer­ca­ta in luo­ghi bel­lis­si­mi, spa­zi fisi­ci con­cre­ti e tan­gi­bi­li, che dia­lo­ga­no con il vir­tua­le, e in cui ana­lo­gi­co e digi­ta­le coe­si­sto­no: le biblio­te­che sco­la­sti­che inno­va­ti­ve.

Colo­re, lumi­no­si­tà, ampiez­za, fles­si­bi­li­tà, como­di­tà sono le paro­le chia­ve di que­sti ambien­ti; ma l’elemento che for­se col­pi­sce mag­gior­men­te l’abituale fre­quen­ta­to­re di biblio­te­che tra­di­zio­na­li è il libe­ro e age­vo­la­to acces­so ai testi: non ci sono bar­rie­re, gra­te o ser­ra­tu­re tra libro e let­to­re. I libri sono attraen­ti, invi­tan­ti, a por­ta­ta di mano — a dif­fe­ren­za del­le (infi­ni­ta­men­te fasci­no­se e pre­zio­sis­si­me) anti­che biblio­te­che.

Le biblio­te­che sco­la­sti­che inno­va­ti­ve nasco­no all’interno del Pia­no nazio­na­le scuo­la digi­ta­le: il Mini­ste­ro dell’Istruzione, con un finan­zia­men­to di 10 milio­ni di euro, ne ha rea­liz­za­te 1.000 in tut­to il ter­ri­to­rio nazio­na­le, riqua­li­fi­can­do ambien­ti pre­e­si­sten­ti, pro­muo­ven­do­ne nuo­ve moda­li­tà d’uso e col­le­gan­do­vi nuo­vi ser­vi­zi, in cui il digi­ta­le fos­se di sup­por­to allo svi­lup­po del­le com­pe­ten­ze di let­tu­ra e scrit­tu­ra.

Una nuo­va spin­ta è giun­ta con il PNRR, che ha già ero­ga­to fon­di per la tra­sfor­ma­zio­ne in tutt’Italia di alme­no 100.000 ambien­ti sco­la­sti­ci (quin­di anche le biblio­te­che) in spa­zi di appren­di­men­to inno­va­ti­vi; nel Pia­no Scuo­la 4.0 si tro­va rife­ri­men­to espli­ci­to alla “pro­mo­zio­ne del­la scrit­tu­ra e del­la let­tu­ra con le tec­no­lo­gie digi­ta­li”.

Non sono man­ca­te le misu­re di accom­pa­gna­men­to. Nel 2021 è sta­ta isti­tui­ta una cabi­na di regia per il Pia­no nazio­na­le per la pro­mo­zio­ne del­la let­tu­ra a scuo­la, che ha l’obiettivo di pro­por­re linee di azio­ne anche in meri­to al tema del­la valo­riz­za­zio­ne del­le biblio­te­che sco­la­sti­che, in tut­te le regio­ni sono sta­ti orga­niz­za­ti cor­si per refe­ren­ti sco­la­sti­ci, in modo da gesti­re le ini­zia­ti­ve in modo coe­ren­te, ed è sta­ta crea­ta una rete di biblio­te­che sco­la­sti­che inno­va­ti­ve https://www.bibliotecheinnovative.it/link-utili/.

Il crol­lo del­la let­tu­ra, in Ita­lia e non solo, è un dato di fat­to. Nel 2022 è pari al 39,3% la quo­ta di per­so­ne dai 6 anni in su che han­no let­to nell’ultimo anno alme­no un libro per moti­vi non stret­ta­men­te sco­la­sti­ci o pro­fes­sio­na­li (era­no il 40,8% nel 2021) fon­te. Nel con­te­sto nazio­na­le nume­ro­se sono le ini­zia­ti­ve di con­tra­sto a que­sta ten­den­za, con spe­ci­fi­co focus sui gio­va­ni let­to­ri: ne abbia­mo una inte­res­san­te vetri­na sul sito del Cepell.

Le nuo­ve gene­ra­zio­ni, che leg­go­no di più rispet­to agli adul­ti, ama­no sem­pre le nar­ra­zio­ni, ma pre­fe­ri­sco­no fruir­le per imma­gi­ni. L’ecosistema digi­ta­le ha crea­to di fat­to una com­pe­ti­zio­ne, che sta vin­cen­do sui nume­ri. All’interno di que­sto eco­si­ste­ma, come sot­to­li­nea Ubal­do, le paro­le non san­no più star fer­me, e que­sto ci ren­de nei loro con­fron­ti sospet­to­si.

Su un aspet­to vor­rei richia­ma­re l’attenzione, che, tra le varie cri­ti­ci­tà con­nes­se alla ridu­zio­ne del­la buo­na pra­ti­ca del­la let­tu­ra su car­ta, mi sol­le­ci­ta in modo par­ti­co­la­re l’impoverimento (sia quan­ti­ta­ti­vo che qua­li­ta­ti­vo) del les­si­co uti­liz­za­to dagli stu­den­ti. È un pro­ble­ma di enor­me por­ta­ta, per­ché meno paro­le signi­fi­ca minor pos­si­bi­li­tà di com­pren­sio­ne e inter­pre­ta­zio­ne del­la real­tà, come se venis­se meno un orga­no sen­so­ria­le, ma anche di com­pren­sio­ne di sé, del­le pro­prie emo­zio­ni e degli sta­ti d’animo.

È impel­len­te spe­ri­men­ta­re vie di con­ci­lia­zio­ne tra i due mon­di, che con­ver­ga­no ver­so una col­la­bo­ra­zio­ne, un’alleanza. È vero che tra i nume­ro­sis­si­mi cam­bia­men­ti che il digi­ta­le, e Inter­net in par­ti­co­la­re, ha por­ta­to nel­le nostre vite c’è il modo in cui leg­gia­mo: spes­so fret­to­lo­so, super­fi­cia­le e distrat­to. Di qua­li­tà infe­rio­re. Ma le tec­no­lo­gie e il web potreb­be­ro aiu­tar­ci a leg­ge­re meglio. Pos­so­no aiu­tar­ci nel sod­di­sfa­re curio­si­tà che emer­go­no duran­te la let­tu­ra, ad anda­re oltre e più a fon­do, rispet­to a quan­to tro­via­mo scrit­to, con­net­ten­do alle paro­le il nostro vis­su­to, i nostri sta­ti d’animo, le nostre cono­scen­ze. Crea­re nuo­vi per­cor­si, di cui lascia­re trac­cia gra­zie al digi­ta­le. Oppu­re pro­dur­re anche qual­co­sa di nuo­vo, che sia frut­to di una rie­la­bo­ra­zio­ne per­so­na­le, che met­ta in gio­co la nostra crea­ti­vi­tà. Infi­ne con­di­vi­de­re con un ele­va­to nume­ro di altre per­so­ne, let­to­ri e non, invi­tan­do­li a par­te­ci­pa­re.

Tra le mol­te atti­vi­tà rea­liz­za­bi­li nel­le biblio­te­che sco­la­sti­che inno­va­ti­ve (per aver­ne un’i­dea basti con­sul­ta­re le Linee gui­da dell’Inter­na­tio­nal Fede­ra­tion of Libra­ry asso­cia­tions and Insti­tu­tions IFLA, basa­te sui prin­ci­pi con­te­nu­ti nel Mani­fe­sto IFLA/Unesco), una in par­ti­co­la­re ha atti­ra­to la mia atten­zio­ne: la let­tu­ra aumen­ta­ta.

Dif­fu­sa­si gra­zie al pro­get­to The Living Book, all’interno del pro­gram­ma Erasmus+/KA2 The Living Book — Aug­men­ting Rea­ding for Life, que­sto approc­cio pro­po­ne di miglio­ra­re l’e­spe­rien­za di let­tu­ra degli stu­den­ti gra­zie a con­te­nu­ti mul­ti­me­dia­li e digi­ta­li. In che modo?

La let­tu­ra aumen­ta­ta (o arric­chi­ta), come spie­ga­to nel­le Linee gui­da del Forum del libro per l’edizione ita­lia­na, è pro­fon­da­men­te diver­sa dal libro digi­ta­le o mul­ti­me­dia­le, dall’e‑book. In pri­mo luo­go non è un pro­dot­to, ma un pro­ces­so, un insie­me di azio­ni che han­no l’obiettivo di ren­der­la più pia­ce­vo­le e inte­res­san­te, inter­ve­nen­do sul “con­te­sto” del­la let­tu­ra, ogni vol­ta uni­co e irri­pe­ti­bi­le, che sal­da testo e let­to­re in modo sem­pre dif­fe­ren­te: “si basa sul­la rac­col­ta di con­te­nu­ti ester­ni per­ti­nen­ti e/o sul­la pro­du­zio­ne auto­no­ma di con­te­nu­ti (imma­gi­ni, video, audio e musi­ca, altri testi…), even­tual­men­te remi­xa­ti in modo crea­ti­vo e ori­gi­na­le, che pos­sa­no esse­re col­le­ga­ti […] al con­te­nu­to dei libri o dei testi let­ti” https://thelivinglibrary.eu/downloads/it/Linee_Guida_The_Living_Book_IT.pdf, p. 13.

Infat­ti, ogni espe­rien­za indi­vi­dua­le di let­tu­ra è una diver­sa esplo­ra­zio­ne del testo, che met­te in gio­co il let­to­re in base ai suoi inte­res­si indi­vi­dua­li, le sue espe­rien­ze, cono­scen­ze, com­pe­ten­ze e moti­va­zio­ni, e in que­sto il digi­ta­le può for­ni­re uno straor­di­na­rio sup­por­to alla rie­la­bo­ra­zio­ne e all’espressione crea­ti­va, oltre che alla con­di­vi­sio­ne. Il pro­get­to ha dato vita a una biblio­te­ca euro­pea di Living book, atti­va dal 2019.

Per una velo­ce intro­du­zio­ne pos­sia­mo affi­dar­ci a Gino Ron­ca­glia, del Dipar­ti­men­to di Filo­so­fia, comu­ni­ca­zio­ne e spet­ta­co­lo dell’Università degli stu­di di Roma Tre, tra i più atti­vi pro­mo­to­ri del pro­get­to in Ita­lia, insie­me alla Rete biblio­te­ca­ria scuo­le vicen­ti­ne. Ron­ca­glia pro­po­ne quan­to appa­ri­va nell’articolo di Ubal­do impos­si­bi­le: una allean­za del­le tec­no­lo­gie digi­ta­li con la let­tu­ra su car­ta, un “invi­to al viag­gio” (per dir­la con Bat­tia­to) per sco­pri­re come pos­sa­no sti­mo­lar­la e pro­muo­ver­la. Le due moda­li­tà di let­tu­ra non si tro­va­no neces­sa­ria­men­te su fron­ti oppo­sti e anta­go­ni­sti. Una bre­ve pre­sen­ta­zio­ne del­lo stes­so Ron­ca­glia si tro­va qui: pri­ma par­te, secon­da par­te e ter­za par­te.

Ecco un elen­co di alcu­ni esem­pi di atti­vi­tà di let­tu­ra aumen­ta­ta trat­to dal­le Linee Gui­da (pro­get­to inte­gra­to con quan­to di per­so­na­le ho spe­ri­men­ta­to in labo­ra­to­ri con stu­den­ti e adul­ti), frui­bi­li anche nel­la moda­li­tà del Social Rea­ding con la crea­zio­ne di grup­pi di let­tu­ra:

  • Dise­gna­re map­pe dei luo­ghi o dei movi­men­ti dei per­so­nag­gi nel roman­zo, uti­liz­zan­do stru­men­ti di geo­lo­ca­liz­za­zio­ne;
  • Orga­niz­za­re una time­li­ne o cro­no­lo­gia degli even­ti prin­ci­pa­li descrit­ti o del­le azio­ni di un per­so­nag­gio o di un grup­po di per­so­nag­gi;
  • Crea­re codi­ci QR per col­le­ga­re con­te­nu­ti onli­ne ester­ni o ela­bo­ra­ti per­so­nal­men­te per­ti­nen­ti (i codi­ci QR pos­so­no esse­re stam­pa­ti su post-it e inse­ri­ti nel­le pagi­ne cor­ri­spon­den­ti del libro car­ta­ceo);
  • Pro­get­ta­re una nuo­va coper­ti­na per il libro, o per i sin­go­li capi­to­li, anche ani­ma­ta;
  • Crea­re una colon­na sono­ra o una play­li­st coe­ren­te con le ambien­ta­zio­ni descrit­te;
  • Svi­lup­pa­re dei book­trai­ler (video­clip per pub­bli­ciz­za­re un libro sul­la fal­sa­ri­ga dei trai­ler cine­ma­to­gra­fi­ci);
  • Pro­muo­ve­re la scrit­tu­ra crea­ti­va di tipo nar­ra­ti­vo sul model­lo del­la Fan­Fic­tion (testo ama­to­ria­le scrit­to dai fan pren­den­do come spun­to le sto­rie o i per­so­nag­gi di un’o­pe­ra ori­gi­na­le) oppu­re poe­ti­co su model­lo dell’haiku (com­po­ni­men­to di ori­gi­ne giap­po­ne­se mol­to bre­ve ed evo­ca­ti­vo, pri­vo di tito­lo, che ha l’obiettivo di susci­ta­re nel let­to­re uno sta­to d’animo), uno per ogni per­so­nag­gio;
  • Crea­re un blog o una bache­ca vir­tua­le, in cui i let­to­ri pos­sa­no pub­bli­ca­re e con­di­vi­de­re foto (ad esem­pio del pro­prio “spa­zio di let­tu­ra”), imma­gi­ni crea­te con l’intelligenza arti­fi­cia­le di spa­zi o per­so­nag­gi, dub­bi, inter­pre­ta­zio­ni, opi­nio­ni e rifles­sio­ni.

L’elenco cer­ta­men­te non è esau­sti­vo rispet­to alle mol­te­pli­ci atti­vi­tà rea­liz­za­bi­li; inol­tre la con­ti­nua evo­lu­zio­ne del­le tec­no­lo­gie offri­rà sem­pre nuo­vi spun­ti e oppor­tu­ni­tà di svi­lup­po. È così attual­men­te con le app che uti­liz­za­no l’intelligenza arti­fi­cia­le, che non figu­ra nel­le Linee Gui­da del Forum del libro, redat­te pri­ma del­la sua dif­fu­sio­ne su ampia sca­la, ma che può esse­re uti­liz­za­ta per la let­tu­ra aumen­ta­ta in modo mol­to effi­ca­ce.

Con l’augurio e la fidu­cia che in que­sti micro con­te­sti di azio­ne aumen­ti la pra­ti­ca del­la let­tu­ra e che pos­sa rea­liz­zar­si una ricon­ci­lia­zio­ne tra testo car­ta­ceo e digi­ta­le, che dia un pic­co­lo con­tri­bu­to alla resti­tu­zio­ne di fidu­cia alla paro­la scrit­ta…

E per con­clu­de­re, nel­lo spi­ri­to di con­di­vi­sio­ne e pro­mo­zio­ne del­la let­tu­ra su car­ta, invi­to i let­to­ri di que­sto arti­co­lo a con­di­vi­de­re un sug­ge­ri­men­to di let­tu­ra, pro­po­nen­do una foto o anche solo tito­lo e auto­re del pro­prio libro del cuo­re, inse­ren­do un post in que­sta bache­ca vir­tua­le link

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