I Edi­zio­ne, Ātman Exhi­bi­tion pre­sen­ta la mostra foto­gra­fi­ca twen­ty seven springs — to get to know my father di Giu­lia Meni­cuc­ci

Ātman Jour­nal – inno­va­ti­va real­tà cul­tu­ra­le gio­va­ni­le nata a Luc­ca – mate­ria­liz­za fuo­ri dal­lo scher­mo la sua espe­rien­za edi­to­ria­le per dare vita a una set­ti­ma­na di incon­tri, talk e mostre. Come ci era­va­mo pre­fis­sa­ti due anni fa con la crea­zio­ne di Ātman Offi­ci­na APS, alla rivi­sta si aggiun­ge una nuo­va ini­zia­ti­va: Ātman Exhi­bi­tion. Un pas­so fon­da­men­ta­le per dare vita con­cre­ta al nostro pro­get­to, in cui la foto­gra­fia è uno dei pila­stri cen­tra­li. Dopo l’esperienza del pri­mo nume­ro car­ta­ceo, Ātman sce­glie di anda­re nuo­va­men­te oltre lo scher­mo per incon­tra­re il pub­bli­co dal vivo, crean­do un’esperienza che uni­sce imma­gi­ne, spa­zio e rela­zio­ne. 

Pro­ta­go­ni­sta di que­sta pri­ma edi­zio­ne di Ātman Exhi­bi­tion sarà il pro­get­to twen­ty seven springs — to get to know my father di Giu­lia Meni­cuc­ci, arti­sta visi­va per cui la foto­gra­fia è stru­men­to d’in­da­gi­ne di temi d’im­pat­to socia­le, esplo­ra­ti svi­sce­ran­do i pro­pri trau­mi, il pas­sa­to e gli even­ti che lo han­no pla­sma­to. La sua pra­ti­ca arti­sti­ca si svi­lup­pa attra­ver­so la com­bi­na­zio­ne di imma­gi­ni, uti­liz­zan­do la foto­gra­fia per­for­ma­ti­va e docu­men­ta­ri­sti­ca, testi poe­ti­ci, mate­ria­li d’archivio e video. 

Ātman Exhi­bi­tion dedi­ca que­sta pri­ma edi­zio­ne alla luc­che­se Giu­lia Meni­cuc­ci per­ché inten­de valo­riz­za­re un’artista emer­gen­te che, dopo gli stu­di nei Pae­si Bas­si, ha scel­to di con­di­vi­de­re nel­la sua cit­tà nata­le un pro­get­to inti­mo e poten­te, capa­ce di par­la­re a un pub­bli­co ampio e inter­ge­ne­ra­zio­na­le.

La cura­tri­ce, Fede­ri­ca Erco­li­ni, è una sto­ri­ca del­l’ar­te emer­gen­te del ter­ri­to­rio luc­che­se. Fede­ri­ca ha già col­la­bo­ra­to con real­tà come THE POOL NYC e For­ci Art Foun­da­tion, par­te­ci­pan­do atti­va­men­te alla crea­zio­ne e alla cura del­le mostre. Il suo approc­cio cura­to­ria­le si fon­da sul dia­lo­go, sull’ascolto e sul­la costru­zio­ne con­di­vi­sa dei pro­get­ti espo­si­ti­vi con una costan­te atten­zio­ne alla valo­riz­za­zio­ne di pra­ti­che emer­gen­ti.

L’allestimento, pres­so la sede dell’associazione MAG­MA — Fuci­na crea­ti­va APS, pro­por­rà pan­nel­li nar­ra­ti­vi, visi­te gui­da­te e momen­ti di dia­lo­go con l’artista, la cura­tri­ce Fede­ri­ca Erco­li­ni e l’editore Alfre­do Tes­sie­ri.

L’iniziativa mira a coin­vol­ge­re il pub­bli­co nell’approfondimento dei temi socia­li e cul­tu­ra­li che Ātman Jour­nal esplo­ra attra­ver­so i pro­get­ti foto­gra­fi­ci pub­bli­ca­ti.

Con Ātman Exhi­bi­tion, la rivi­sta inten­de affer­ma­re che è pos­si­bi­le costrui­re un’alternativa indi­pen­den­te ai media tra­di­zio­na­li ita­lia­ni, amplian­do e rin­no­van­do l’offerta cul­tu­ra­le; e che la rivo­lu­zio­ne digi­ta­le può anco­ra man­te­ne­re la sua pro­mes­sa ori­gi­na­ria, ovve­ro quel­la di ren­de­re dav­ve­ro acces­si­bi­le e demo­cra­ti­ca la cul­tu­ra. 

Il pro­get­to Ātman, di cui Atman Jour­nal è sta­to il pri­mo mat­to­ne, inten­de radi­car­si anco­ra più pro­fon­da­men­te nel ter­ri­to­rio, intrec­cian­do rea­le e digi­ta­le. In que­sto con­te­sto, Ātman Exhi­bi­tion è il pas­so che, dopo la pub­bli­ca­zio­ne del pri­mo nume­ro car­ta­ceo di Ātman Jour­nal, si pone l’o­biet­ti­vo di por­ta­re l’ar­te foto­gra­fi­ca di qua­li­tà nel cuo­re del­la cit­tà. Così da offri­re un’e­spo­si­zio­ne gra­tui­ta e acces­si­bi­le a tut­ta la cit­ta­di­nan­za, capa­ce di sti­mo­la­re la rifles­sio­ne su tema­ti­che uni­ver­sa­li e di atti­va­re un dia­lo­go cul­tu­ra­le vivo e tra­sver­sa­le.

La mostra vedrà la col­la­bo­ra­zio­ne con MAG­MA – fuci­na crea­ti­va APS, un hub cul­tu­ra­le con sede a Vil­la Baro­ni in via­le Car­duc­ci 577 a Luc­ca, che pro­muo­ve la cul­tu­ra con­tem­po­ra­nea attra­ver­so ini­zia­ti­ve arti­sti­che, for­ma­ti­ve e socia­li a livel­lo loca­le, nazio­na­le e inter­na­zio­na­le. L’iniziativa con­so­li­da una rete di atto­ri loca­li acco­mu­na­ti dal­la volon­tà di por­ta­re cul­tu­ra di qua­li­tà in cit­tà.

Ātman Exhi­bi­tion si pro­po­ne così come un esem­pio di come l’arte pos­sa diven­ta­re un luo­go di incon­tro, in cui il vis­su­to per­so­na­le dell’artista si tra­sfor­ma in sti­mo­lo col­let­ti­vo, pro­muo­ven­do empa­tia, ascol­to e nuo­ve pos­si­bi­li­tà rela­zio­na­li.