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Dicembre
1 Dicembre 2025

THE PAS­SEN­GER SHIP

Il 10 apri­le del 1991, alla Sta­zio­ne Livor­no Radio è in cor­so un pro­get­to spe­ri­men­ta­le che pre­ve­de la regi­stra­zio­ne 24 ore su 24 del cana­le 16 VHF, uti­liz­za­to per le comu­ni­ca­zio­ni di soc­cor­so e di emer­gen­za in mare. Quel­la sera la RAI tra­smet­te la semi­fi­na­le di Cop­pa del­le Cop­pe tra Bar­cel­lo­na e Juven­tus. Nel­lo stes­so momen­to le petro­lie­re Agip Abruz­zo e Agip Napo­li, insie­me a sei navi mili­ta­riz­za­te ame­ri­ca­ne di ritor­no dal­la Guer­ra del Gol­fo, sono all’ancora nel­la rada di Livor­no. Un tra­ghet­to del­la com­pa­gnia Na.Var.Ma è appe­na par­ti­to in dire­zio­ne di Olbia. 

Sul cana­le 16, intor­no alle 22:20, una voce, in ingle­se, avvi­sa: “The pas­sen­ger ship, the pas­sen­ger ship… ”. Qual­che minu­to dopo, alle 22:25, il Moby Prin­ce entra in col­li­sio­ne con l’Agip Abruz­zo e sul nastro si inci­de per sem­pre il debo­lis­si­mo May-day lan­cia­to dal­la nave pas­seg­ge­ri che, sem­bra, nes­su­no abbia mai rice­vu­to.

Del­le 141 per­so­ne a bor­do – tra pas­seg­ge­ri e mem­bri dell’equipaggio – uno solo soprav­vi­ve.

La sto­ria del­la più gran­de tra­ge­dia del­la mari­na civi­le ita­lia­na ini­zia da lì.

Dopo più di trent’anni, una lun­ga e con­tro­ver­sa sto­ria pro­ces­sua­le, tre com­mis­sio­ni par­la­men­ta­ri d’inchiesta – l’ultima anco­ra in cor­so -, su alcu­ni pun­ti si è final­men­te fat­ta luce, ma alcu­ne cru­cia­li que­stio­ni non han­no anco­ra tro­va­to rispo­sta.

La sto­ria del Moby Prin­ce è un enor­me puzz­le fat­to di tan­ti pic­co­li pez­zi: alcu­ni sono anda­ti per­du­ti, altri sono sta­ti nasco­sti, altri anco­ra sepol­ti per anni sot­to cumu­li di ver­ba­li e testi­mo­nian­ze. È anche una sto­ria dimen­ti­ca­ta, liqui­da­ta con super­fi­cia­li­tà dal­la nar­ra­zio­ne uffi­cia­le costrui­ta nell’immediatezza dei fat­ti e rimos­sa dal­la memo­ria di mol­ti. Resta impres­sa, inve­ce, in quel­la dei fami­lia­ri del­le 140 vit­ti­me, e di chi, come noi, cre­de che si deb­ba con­ti­nua­re a cer­car­ne la veri­tà e custo­dir­ne la trac­cia.

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