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Fabrizio Spucches
Fabrizio Spucches è nato a Catania nel 1987. Ha studiato all'Accademia di Belle Arti di Catania,
all'Université Jules Verne di Amiens e all'University for the Creative Arts di Canterbury. Da giovane,
è entrato a far parte della factory di Oliviero Toscani "La Sterpaia", stringendo con il fotografo un forte
sodalizio professionale. Ha ricoperto il ruolo di responsabile del reparto video e digital presso United Colors
of Benetton e Fabrica Research Center, un centro per la comunicazione moderna, dirigendo documentari,
video musicali e spot.
Nel 2021 ha tenuto la sua prima esposizione personale "Once upon a time in 2020", testimonianza
dell'anno pandemico, accompagnata dalla pubblicazione del libro "Working class virus”.
Nel 2022 ha tenuto la sua seconda esposizione personale e pubblicato "The last drop". La mostra,
tenutasi presso l'Acquario Civico di Milano, metteva in relazione la guerra in Ucraina con la siccità in Corno
d’Africa.
Nel 2023 ha tenuto la sua terza esposizione personale "Home swept home", durante il Salone del Mobile a
Milano. La mostra ha esposto oggetti di uso quotidiano ridisegnati a seguito del tragico sisma in Turchia e
Siria, insieme ai rispettivi proprietari sopravvissuti al terremoto. Il progetto fotografico è stato pubblicato in
un libro da 24h Cultura. Nel 2024 ha ideato il progetto "Souvenir" in risposta al veto della Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano,
che aveva bloccato un'installazione di Spucches della replica in scala 1:1 della Madonnina sulla darsena,
concepita per stimolare una riflessione sul cambiamento climatico. In risposta al veto, Spucches ha
posizionato abusivamente una statuetta della Madonnina nelle acque milanesi e ha inaugurato un'edicola
dorata in centro città per lanciare una serie di prodotti/souvenir e un libro contenente cinquanta fotografie,
al fine di promuovere ulteriori riflessioni sull'emergenza climatica e riconsiderare il concetto di
mercificazione.
Nel 2024 ha lanciato la campagna di sensibilizzazione NoWay! Insieme alla ONG italiana Mediterranea
Saving Humans per scuotere la coscienza dell’opinione pubblica, ormai anestetizzata alla tragica
condizione delle persone migranti. Contestualmente ha realizzato
una performance: una barca priva di equipaggio naviga in mare, alla deriva, circondata da venti
gigantografie che galleggiano in acqua. Queste immagini, riprese dall’alto con un drone, raffigurano primi
piani di giovani persone migranti che emergono da coperte termiche dorate e che trasmettono, attraverso il
loro sguardo, un trauma profondo e irrisolto. Le fotografie, galleggiando nel "cimitero del Mediterraneo",
sono state successivamente recuperate e trasportate a Milano, per essere esposte all’interno della galleria
Still.
Il libro NoWay! è stato pubblicato da NFC edizioni.
Attualmente vive a Milano, dove ha fondato e dirige lo Studio Cucù, dedicato allo sviluppo di progetti
artistici e di comunicazione per numerosi brand.