La rivi­sta cul­tu­ra­le Ātman Jour­nal com­pie un anno

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Luc­ca, 29 giu­gno 2023

La rivi­sta cul­tu­ra­le Ātman Jour­nal, fon­da­ta il 30 giu­gno 2022 da due gio­va­ni luc­che­si, Pie­tro Meni­chet­ti e Alfre­do Tes­sie­ri, com­pie un anno. È sta­to un anno di suc­ces­si oltre ogni aspet­ta­ti­va, sia in ter­mi­ni di con­tri­bu­ti che di let­to­ri. Ātman ospi­ta ora fir­me impor­tan­ti come Pie­ro Bevi­lac­qua, Gui­do Sal­vi­ni e Ange­lo Ven­tro­ne, che è anche il diret­to­re respon­sa­bi­le. Inol­tre, dopo 12 mesi di costan­te cre­sci­ta, la rivi­sta può con­ta­re oggi su una media di oltre mil­le let­to­ri al mese – che è un dato assai lusin­ghie­ro in que­sto set­to­re.

Alfre­do e Pie­tro deci­se­ro di fon­da­re la rivi­sta quan­do si rese­ro con­to di far fati­ca a respi­ra­re nel mon­do dell’editoria cul­tu­ra­le ita­lia­na di oggi. Non è un caso che scel­se­ro di chia­mar­la Ātman, un ter­mi­ne san­scri­to che è mol­to vici­no al sof­fio che ani­mò Ada­mo nell’Antico Testa­men­to e al pneu­ma dei pri­mi filo­so­fi gre­ci, che indi­ca­va­no con que­sta paro­la l’a­ni­ma che dà vita a tut­to.

Ātman ospi­ta rac­con­ti e sag­gi, foto d’autore, pod­ca­st e bre­vi fil­ma­ti. Anche i temi sono di ampio respi­ro, spa­zian­do dal­la let­te­ra­tu­ra a inter­ven­ti su temi come l’ambiente, la poli­ti­ca e la sto­ria. La sua stes­sa reda­zio­ne com­pren­de gio­va­ni e meno gio­va­ni, stu­den­ti e intel­let­tua­li, e lavo­ra­to­ri cul­tu­ra­li atti­vi in cam­pi diver­si. È pro­prio que­sto mix che fa di Ātman uno spa­zio mul­ti­me­dia­le aper­to e acco­glien­te.

La rivi­sta è un’alternativa indi­pen­den­te ai media tra­di­zio­na­li ita­lia­ni e alla loro offer­ta cul­tu­ra­le. Il suo suc­ces­so dimo­stra che la rivo­lu­zio­ne digi­ta­le può man­te­ne­re la pro­mes­sa più ambi­zio­sa che ci ha fat­to 40 anni fa. È dav­ve­ro pos­si­bi­le demo­cra­tiz­za­re la cul­tu­ra e apri­re spa­zi per pro­get­ti rigo­ro­si, ori­gi­na­li e di qua­li­tà. È pos­si­bi­le impie­ga­re la tec­no­lo­gia per anda­re oltre le pole­mi­che fero­ci fat­te con 280 carat­te­ri, le sfi­de sui social – spes­so vacue e a vol­te peri­co­lo­se – e il pote­re luci­fe­ri­no degli influen­cer.

Ātman dimo­stra infi­ne la for­za, l’intraprendenza e la visio­ne del­le nuo­ve gene­ra­zio­ni in Ita­lia, in par­ti­co­la­re di chi vive e lavo­ra lon­ta­no dai gran­di cen­tri. La rivi­sta ha le sue radi­ci a Luc­ca, ma è pro­prio gra­zie a que­sto che può guar­da­re a tut­to il pae­se e al mon­do. Men­tre fac­cia­mo gli augu­ri di com­plean­no ad Ātman atten­dia­mo di cono­sce­re i pro­get­ti per il futu­ro sui qua­li la reda­zio­ne e i col­la­bo­ra­to­ri più vici­ni alla testa­ta stan­no già lavo­ran­do.

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