Il Texas, la “stella solitaria” degli Stati Uniti, è il secondo stato più grande del paese e possiede una forte identità di indipendenza. Se fosse considerato uno stato autonomo, la sua economia sarebbe la decima al mondo. È un territorio che attrae sempre più aziende e cittadini americani, grazie all’assenza di tasse sul reddito e alla bassa imposizione fiscale. Queste condizioni hanno favorito una rapida crescita economica nell’ultimo decennio, attirando grandi aziende e singoli imprenditori, ma ha anche accentuato le disuguaglianze sociali, ampliando il divario tra le classi più abbienti e quelle più povere. Allo stesso tempo, migliaia di migranti irregolari tentano ogni anno di varcare il lungo confine che separa il Texas dal Messico.
La gestione di questo confine è diventata una delle questioni politicamente più divisive, facendo prevalere le tendenze più restrittive e securitarie.
Negli ultimi anni, il Texas ha registrato un preoccupante aumento del numero di persone tossicodipendenti e senza dimora. Questo fenomeno, dovuto in parte alla crisi nazionale legata all’uso degli oppioidi, ha trasformato visibilmente non solo le grandi città, ma anche i centri minori e le aree rurali, dove l’accesso a cure, alloggi e servizi sociali è spesso limitato o del tutto assente.
Il dibattito sui diritti LGBTQ+ è diventato sempre più rilevante, con leggi statali che limitano l’accesso alle cure sanitarie per le persone transessuali e introducono restrizioni alle protezioni per la comunità queer. Queste normative hanno suscitato reazioni contrastanti a livello nazionale, alimentando il confronto tra un Texas conservatore e una crescente opposizione da parte dei movimenti progressisti.
Politicamente, lo Stato rappresenta una roccaforte repubblicana, una posizione rafforzata dalla vittoria di Donald Trump nelle elezioni presidenziali del 2024. Inoltre, il diritto di possedere e portare liberamente armi è parte dell’identità culturale, rendendolo il “santuario del Secondo Emendamento”. Per molti texani, infatti, il possesso di armi è simbolo di indipendenza e libertà, in contrasto con le crescenti richieste di restrizioni da parte degli attivisti per la protezione dalla violenza armata.
In questo scenario, il Texas incarna pienamente alcune delle dinamiche al centro dell’attualità americana: politica, armi, diritti civili, immigrazione e diseguaglianze sociali. Abbiamo quindi deciso di intraprendere un viaggio attraversando lo Stato per approfondire questi temi.
Siamo atterrati a Dallas il 13 maggio 2024 e, in poco più di un mese, abbiamo percorso circa 5000 miglia, attraversando sia le grandi città che le zone più remote e scarsamente popolate. Il viaggio si è svolto durante la campagna elettorale per le elezioni presidenziali del 2024, in un periodo segnato da eventi significativi come il meeting annuale dell’NRA — National Rifle Association of America — e le convention dei Partiti Repubblicano e Democratico.
Il libro è organizzato in capitoli che seguono la cronologia degli eventi e degli incontri avvenuti durante il viaggio. Tuttavia, non si troverà un indice che scandisce in modo schematico i capitoli ma un’unica sequenza fotografica, in cui le parti si fondono l’una nell’altra attraverso un trigger visivo. Una soglia che permette il passaggio da un capitolo all’altro. Il trigger è il grilletto delle armi da fuoco, ma anche il dispositivo che aziona i nostri flash. È inoltre un evento “attivatore” che disorienta e provoca una risposta emotiva.