Sei. L’erba mi sfiora le caviglie. Si piega, si rialza. A stento supera i miei calzini. Il vento prova a raddrizzarla, ridarle la forma di un tempo, quando ancora i fili luccicavano come pietruzze d’agata. Come se potesse bastare. Chissà quante scarpe ci sono passate sopra. Su questo prato ci devo essere caduto anch’io. Giocavamo […]